In Dordogne (Francia), serbatoi di “nuova generazione” per i vitigni di Sigoulès
Pubblicato il 22/08/2014 da Émilie Delpeyrat sul quotidiano regionale Sud Ouest.
I viticoltori di Sigoulès hanno investito 4 milioni di euro in nuovi serbatoi in vista delle prossime vendemmie.
Philippe Allain, il presidente della Cantina di Sigoulès, è febbrile all’avvicinarsi della raccolta 2014, ma crede nel potenziale delle nuove installazioni.
© PHOTO EMILIE DELPEYRAT
Un abbraccio con un viticoltore importante, una stretta di mano con un turista originario del Belgio. Nel magazzino zeppo della Cantina di Sigoulès, Philippe Allain tradisce la sua febbrilità in questa stagione estiva. In meno di un mese, la cooperativa, della quale è il presidente, inaugurerà i suoi nuovi serbatoi per i quali sono stati investiti quasi 4 milioni di euro quest’anno.
Dopo otto mesi di lavori ininterrotti, il cantiere è pressoché terminato. I 24 serbatoi rotativi (orizzontali) che, in parte, erano totalmente obsoleti, sono stati rimpiazzati da 18 serbatoi in acciaio inox autosvuotanti (verticali). I serbatoi posti all’esterno sono stati ricoperti da una tettoia e la vecchia caldaia a gas è stata smantellata a favore di una pompa di calore.
“Fatta eccezione per alcune porte che ancora non sono state posate, il resto dell’installazione è pronto, indica il marito della deputata del Bergerac, Brigitte Allain. Visto il sacrificio finanziario richiesto ai nostri 94 soci, non ci possiamo permettere di perdere una vendemmia”.
Il test del nuovo materiale
Nella cantina scintillante, dove la superficie dei serbatoi rispecchia l’immagine del personale all’opera, l’attesa è per la verifica dei materiali: i 18 serbatoi nuovi, a cominciare dagli 8 di nuova generazione della marca Ganimede acquistati dalla cantina, vengono ispezionati da cima a fondo, e le tubazioni attraverso le quali transita abitualmente il mosto sono rigorosamente testate con l’acqua. “Si tratta di evitare brutte sorprese durante il periodo della vendemmia, spiega il presidente dei Viticoltori di Sigoulès. Ad oggi, diverse perdite sono state riscontrate e immediatamente risolte. Il minimo dettaglio conta”
I viticoltori della Cantina Sociale si fanno spesso ispettori dei lavori finali. Testimoni assidui di un cantiere che ha, per forza di cose, stravolto le loro abitudini in ragione della sua ampiezza, i viticoltori sono impazienti di vedere i nuovi serbatoi fiammanti entrare in azione. Soprattutto poiché la stagione 2014, contrariamente a quella del 2013, è promettente.
Malgrado i ricorrenti episodi piovosi di questi ultimi sei mesi, “la vigna è bella”, assicura Philippe Allain. I viticoltori, che non volevano correre il rischio di una seconda raccolta catastrofica, hanno saputo restare vigili al fine di prevenire la diffusione della peronospora sulle foglie della vite. “Oggi, la priorità è concentrata sull’aerazione degli acini”prosegue. Bisogna defogliare al massimo per evitare che la botrite non si sviluppi precocemente sui grappoli.
Vini di grande qualità
Se il sole non si presenta troppo capriccioso, il vino che uscirà dalla cantina l’anno prossimo dovrebbe essere delizioso. Gli otto serbatoi Ganimede, da soli, rappresentano la promessa per un processo di vinificazione semplificato per dei rossi di migliore qualità: ”Questi serbatoi permettono di limitare gli interventi esterni di rimontaggio e di follatura, indica Philippe Allain. Il gas di fermentazione contenuto all’interno, si occupa di mescolare la vinaccia.”
La nuova tecnologia è rappresentata anche dai nuovi serbatoi di flottazione dedicati ai bianchi e rosati. “La farina fossile per la filtrazione sarà utilizzata in minor quantità”, precisa il presidente della cantina che, tecnologicamente parlando, è ormai messa a punto.